Acqua nell’orologio e Crio-Soccorso

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A cura di Davide Munaretto

Quando indossiamo l’orologio può succedere che in forma più o meno pesante, questo venga in contatto con l’acqua e se malauguratamente l’orologio avesse perso le sue caratteristiche di impermeabilità, questa tenderebbe ad entrare causando condensa o nei casi più gravi allagando parzialmente l’orologio.

I problemi veri hanno inizio quando ci si trova nelle condizioni di non poter intervenire nell’immediato facendo aprire ed asciugare l’orologio da un orologiaio e spesso ci si cimenta in operazioni Fai da Te talvolta molto pericolose e che sono la causa di danni maggiori di quelli che provoca l’acqua.

Prima di entrare nel merito di come comportarsi in questi casi, vediamo in che modo l’acqua diventa aggressiva nei confronti dei metalli creando ossidazione.

L’ossidazione come sappiamo è derivata da una reazione chimica fra l’acqua e l’ossigeno presente nell’aria e come tutte le reazioni perchè queste possano avvenire, ci deve essere energia.

Questa energia nella sua forma più semplice è rappresentata dal calore.

Se ci pensiamo, nella vita di tutti i giorni operiamo in tal senso quando mettiamo nel frigor o nel congelatore la carne, il pesce o le cose che potrebbero deteriorarsi se lasciate esposte all’aria e alla temperatura ambiente.

La decomposizione dei cibi è un altro fenomeno di natura chimica che viene rallentato e addirittura bloccato dal freddo, basti pensare ai ritrovamenti di corpi ancora intatti dopo milioni di anni nei ghiacciai.

Inoltre in chimica fisica, si è visto come l’aggiunta all’acqua di determinate sostanze, come ad esempio il sale, porti ad un abbassamento del punto di congelamento dell’acqua.

Lo studio di questi fenomeni è la crioscopia e il fenomeno viene detto abbassamento crioscopico.

Questo aspetto è molto importante in quanto può capitare che l’ingresso di acqua non sia soltanto dolce ma anche salata, ad esempio se ci troviamo al mare.

Come sappiamo, l’acqua salata risulta essere molto più aggressiva di quella dolce per la presenza del sale che porta alla formazione di ossidazioni molto profonde in brevissimo tempo.


In questo ambito, sono stati proposti una moltitudine di soluzioni, talvolta anche piuttosto fantasiose, ma che in genere o non sono applicabili oppure risultano poco risolutive se non peggiorative, testimonianza ne è che vi sono ancora moltissimi orologi danneggiati dall’acqua.

Trovandoci in un’epoca moderna dove la tecnologia è ormai diffusa e accessibile a tutti e seguendo la logica che prevede di bloccare quanto più possibile le reazioni chimiche che portano all’ossidazione, il primo passo da compiere è quello di bloccare o limitare al massimo l’energia necessaria a far si che la reazione avvenga, ovvero il calore.

Per nostra fortuna abbiamo a disposizione uno strumento molto diffuso che è il congelatore.

Fino ad oggi, nessuno aveva mai pensato che per bloccare qualsiasi fenomeno legato alla presenza di acqua in un orologio bastasse semplicemente congelarlo.

Forse il pensiero di mettere un orologio nella ghiacciaia può portare a qualche timore, il pensiero che il gelo possa in qualche modo causare danni ai componenti, che la formazione di ghiaccio possa far scoppiare l’orologio o altre fantasie che come vedremo non trovano però alcun riscontro pratico.

Il Crio-Soccorso, temine che ho coniato proprio per identificare questa procedura di salvataggio, oltre che essere estremamente efficace anche laddove vi siano condizioni particolarmente avverse, lo è anche in quelle situazioni dove le infiltrazioni sono piccole e come tali spesso vengono trascurate ma sono altamente devastanti.

In generale, la quantità d’acqua all’interno dell’orologio sarà sempre relativamente poca, ma anche laddove fosse completamente allagato, la variazione di volume dell’acqua presente non sarà mai tale da far cedere la parte più debole, ovvero il vetro.
Anche laddove questo dovesse accadere non comporterebbe grossi problemi ne danni all’orologio, almeno non più di quanto abbia già subito.
Al limite se l’ingresso di acqua fosse davvero elevatissimo e tale da aver allagato completamente la cassa, basterà lasciare la corona svitata!
Il maggior danno lo si ha principalmente con l’ingresso di acqua salata, ovvero una miscela di acqua e sale.
Il sale come gli zuccheri o come le sostanze alcoliche se miscelate all’acqua portano ad un fenomeno particolare, già noto a Galileo nel 1600 che è detto abbassamento crioscopico, ovvero il punto di congelamento si abbassa ed il punto di congelamento è direttamente proporzionale alla miscela.
Questo significa che anche laddove l’orologio si fosse riempito d’acqua, se messo in un normale congelatore, il sale farà si di non far congelare completamente l’acqua facendola aumentare di volume ma la renderà più densa.

La densità dell’acqua e quindi l’abbassamento del punto di congelamento è determinato dalla quantità di sale presente nella soluzione.

Qualcuno ha anche sollevato perplessità in merito al congelamento dei metalli asserendo che il congelamento cambierà le caratteristiche fisiche del materiale ( modifica delle molecole) che i rubini possono rompersi e che i componenti come le molle non avranno più la stessa elasticità etc…
Posso tranquillizzare in merito a questi aspetti in quanto il gelo non porta ne a cambiamenti strutturali ne a rotture accidentali di nessun componente, basta solo seguire alcune semplici regole.

Per questa ragione, per evitare che qualcuno che legge, possa trovarsi disorientato trovando in rete argomenti diversi (sempre solo chiacchere senza prove documentali), passiamo alla dimostrazione pratica della validità del “Crio Salvataggio”.

Partiamo dal primo principio della salvaguardia, ovvero come evitare che il sale presente nell’acqua possa aggredire repentinamente le parti metalliche con le quali viene a contatto.

Come ormai sappiamo, le reazioni chimiche per poter avvenire hanno bisogno di energia e questa energia nella sua forma più comune è rappresentata dal calore.

Quindi proveremo a dimostrare che anche in presenza di una forte soluzione salina, le parti metalliche di un orologio anche completamente allagato, se poste ad una temperatura inferiore allo zero gradi centigradi, non subiranno alcuna aggressione da parte del sale presente nella soluzione e tanto meno perderanno le loro caratteristiche chimico-fisiche.

L’esperimento prevede la preparazione di una soluzione satura di acqua e sale

Nella quale andremo ad immergere questo orologio da donna e per favorire l’ingresso dell’acqua lo immergiamo senza fondello.

poi chiudo il fondello avendo cura di non fare uscire l’acqua, lo inserisco in una bustina di plastica e lo metto nella ghiacciaio del frigorifero.

Lo lasciamo nella ghiacciaia un paio di giorni e poi lo andiamo a riprendere…

Quello che si riscontra immediatamente è l’assenza totale di ghiaccio, questo è dovuto all’abbassamento del punto di congelamento per via del massiccio apporto di sale, sicuramente ben superiore alla salinità marina.
Ma questo è stato voluto per dimostrare come il sale non faccia formare ghiaccio è per aumentare la condizione di aggressività verso le parti metalliche.

Come è possibile vedere dalle foto, sia il quadrante sia, il movimento, per quanto completamente immersi e ancora bagnati si presentano perfettamente integri dopo ben due giorni di permanenza nella soluzione salina senza il ben che minimo segno di sofferenza ne sulle parti metalliche e delicate come la spirale, ne tanto meno sui rubini!

Anche il quadrante sembra non averne risentito minimamente!

Vorrei ricordare che i casi in cui un orologio si allaga completamente sono molto rari, in genere abbiamo a che fare con piccole infiltrazioni che sono ben più pericolose in quanto asciugano facilmente causando danni, spesso irreparabili, quindi i timori che l’acqua ghiacciando possa danneggiare qualche cosa sono assolutamente infondati.

Ma detto questo qualcuno potrebbe obiettare dicendo che l’acqua salata del mare, contenendo percentuali saline molto basse possa invece ghiacciare causando danni dovuti all’aumento volumetrico dell’acqua, in quanto l’ossidazione è ormai appurato che con questo sistema è assolutamente scongiurata.

Non mi rimane quindi che procedere allo stesso modo ma con acqua dolce di rubinetto.
A questo scopo ho lavato a lungo sotto l’acqua corrente l’orologio e rimesso in ghiacciaia per altri tre giorni.

Partiamo da come si presenta l’orologio appena estratto dalla ghiacciaia.
Al contrario della volta precedente dove il sale aveva abbassato il punto di congelamento, questa volta si ha una notevole formazione di ghiaccio.

Come avrete notato, l’orologio non è “scoppiato” come qualche fantasioso puòimmaginare nei suoi scenari apocalittici ma semplicemente l’acqua aumentando di volume tende ad uscire dalla cassa che di fatto non è impermeabile.

Vediamo adesso se l’acqua ghiacciando ha creato danni a platine, rubini, etc…!

Per fare questo, dovendolo smontare, lo lavo in alcool in modo che tutta l’acqua e residui di ghiaccio vengano rimossi velocemente!

Le immagini parlano da sole e non hanno bisogno di grandi commenti, nessuna traccia di ossidazione ne nessun tipo di danno dovuto al ghiaccio!

Appurato quindi che il “Crio Salvataggio” funziona, adesso vediamo invece cosa sarebbe accaduto all’orologio se fosse rimasto bagnato per qualche ora.

Per questo dopo aver rimontato i ponti senza le viti e bilanciere, solo per rendere più agevole lo smontaggio successivo e non distruggere inutilmente la spirale, rifaccio una soluzione salina molto meno concentrata della precedente e immergo l’orologio sempre senza fondello.
Ricordo ancora una volta che questa è una situazione abbastanza anomala, in genere le infiltrazioni sono di minor entità e sono più pericolose, poi vediamo il perchè!

Questa volta l’orologio l’ho lasciato per tre ore davanti ad una finestra aperta dove batteva il sole e questo è quello che ho trovato.

Come si può vedere dalle foto, l’acqua non è ancora del tutto evaporata e già la situazione è irrecuperabile.

Si tenga inoltre presente che la maggior ossidazione la si ha quando l’acqua tende ad evaporare completamente, quindi ecco spiegato il motivo per cui piccole infiltrazioni sono maggiormente pericolose di quelle grandi, asciugano subito e devastano tutto.

Per cui con piccole infiltrazioni è del tutto assurdo allagare l’orologio come viene tramandato da secoli, ma al contrario si deve intervenire subito cercando di bloccare il fenomeno e il miglior sistema è quello del Crio-Soccorso ovvero di mettere l’orologio insieme a Cozze, Gamberi e Aragoste nel vostro congelatore!

Anche il consiglio di immergerlo nel riso con corona aperta è una follia dettata dall’immaginazione di qualcuno che l’ha visto fare per togliere l’umidità dal sale, peccato che è esattamente il contrario di ciò che serve fare!