Appunti di Orologeria: La Molla di carica

logoA cura di Davide Munaretto

La molla di carica di un orologio o di una pendola può trovarsi libera o racchiusa in un opportuno contenitore detto Bariletto.

Il bariletto è costituito da quattro elementi compresa la molla di carica che vengono identificati come:

1 – Tamburo

2 – Molla di carica

3 – Albero del Bariletto

4 – Coperchio

 

 

 

 

La molla di carica all’interno del bariletto occupa in proporzione circa il 50 % della superficie.

E’ possibile determinare il numero di giri della molla in posizione di riposo o in condizione di carica utilizzando delle precise espressioni che tengono conto anche delle caratteristiche fisiche della molla stessa come indicato di seguito:

 

 

Oltre a questi parametri è importante ottimizzare il numero di giri massimi che la molla di carica deve avere, in quanto questo fattore determina la durata della carica dell’orologio e convenzionalmente si deve trovare fra gli 8 e 10 giri.

Il calcolo dello sviluppo massimo si esegue secondo queste relazioni:

La lunghezza teorica della molla è invece possibile calcolarla secondo la seguente formula avendo cura di maggiorare il valore ottenuto di circa un 20 % per ottenere la forza massima come dimostrato nelle applicazioni reali.

Possiamo ora calcolare il Momento di forza sviluppato dalla Molla quando caricata secondo le seguenti relazioni:

Il materiale utilizzato per la realizzazione delle molle è in genere un acciaio legato con Nickel, Cromo, Cobalto che rendono l’acciaio altamente resistente alle sollecitazioni meccaniche.

La Sigma Max o tensione limite ammissibile varia in funzione dell’acciaio utilizzato e può essere assunta fra i 2840 Mpa e i 3340 Mpa.

Il valore del Modulo di Elasticità può essere assunto fra 2,2 / 2,3 . 10^5 Mpa

Esiste inoltre una precisa relazione che lega il raggio del nocciolo e lo spessore della molla con un valore compreso fra i 10 e 14 detto fattore K secondo la relazione

Questa semplice relazione ci consente di verificare che una eventuale molla sia di spessore corretto in funzione del nocciolo dell’albero di carica del bariletto.