A cura di Davide Munaretto
Un pendolo elettromeccanico molto interessante e affascinante è il Bulle Clock, all’apparenza abbastanza semplice nella sua struttura ma di fatto abbastanza complesso nel caso in cui lo si vada a revisionare e quindi smontare, in quanto se non si conoscono bene le funzioni dei vari componenti e come posizionarli correttamente si rischia di non riuscire più a regolarne correttamente la marcia.
Il cuore del pendolo è di fatto il suo scappamento controllato elettricamente da un contatto mobile e meccanicamente da due lamelle che lavorano in sincronismo su una ruota corona come illustrato nella figura che segue
Per quanto riguarda la revisione non vi sono particolari accorgimenti da seguire se non quelli canonici, ma quello che conta è riposizionare tutti i contatti nel modo corretto.
Nello specifico il contatto A svolge una funzione molto importante nella regolazione della marcia dell’orologio, infatti alzandolo o abbassandolo anche di poco si modifica in modo significativo la marcia dell’orologio.
Come seconda regolazione poi vi è la molla di isocronismo che oltre a mantenere l’oscillazione costante, infatti essendo la sospensione in seta, hanno inserito questo organo che ne svolge la funzione, serve anche a farne variare l’ampiezza e di conseguenza la marcia.
Per la regolazione della marcia fine si agisce poi sulla rotella posta sotto la bobina avvitandola o svitandola a seconda della necessità.
Può capitare talvolta che il magnete permanente sul quale scorre la bobina possa perdere il suo stato di magnetizzazione ed è quindi necessario ripristinarlo.
Per fare questo basta dotarsi di un generatore di corrente continua di adeguata corrente e seguire lo schema che segue