Per restare al passo con i tempi e le mutevoli necessità che il lavoro dell’orologiaio restauratore oggi richiede, è divenuto importante se non quasi necessario dotarsi di tecnologie moderne che permettano di andare oltre il semplice utilizzo di un tornio manuale o di una fresatrice.
I componenti che spesso siamo chiamati a dover ricostruire sono sempre maggiori e dalle geometrie complesse, basti pensare alle leve di un cronografo o a molle speciali pensate e realizzate solo per determinati calibri.
Cosi quello che pensavo non fosse necessario in questo ambito è diventata e sta diventando a mio avviso una necessità sempre più stringente senza la quale in un prossimo futuro sarà molto difficile svolgere il lavoro di orologiaio indipendente!
La metamorfosi di un’idea accanto alla metamorfosi di una professione sempre più complessa non poteva che portare ad una trasformazione e questa trasformazione riguarda principalmente l’approccio all’uso delle macchine per la ricostruzione dei componenti ovvero delle tecnologie a controllo numerico.
Oggi è possibile acquistare a prezzi ragionevoli macchine CNC abbastanza precise, anche se nell’ambito dell’orologeria e quindi della micromeccanica spesso si necessita di precisioni maggiori, ma il vero problema è legato al loro uso.
Per poter operare servono competenze specifiche che vanno dall’uso di programmi CAD o di modellazione solida alla conoscenza del linguaggio ISO per la compilazione del codice necessario a queste macchine per poter funzionare, detto anche G Code.
Investimento iniziale e utilizzo sono un binomio che spesso scoraggia, ma è possibile anche seguire un altro percorso meno oneroso che porta comunque a risultati estremamente interessanti che è quello della trasformazione di macchine manuali in performanti e moderne CNC.
Fino a qualche tempo fa ero combattuto se procedere in questa direzione o mantenere la Ceriani nel suo stato originale, ma poi dopo aver apprezzato le potenzialità e la versatilità della fresatrice più piccola i dubbi si sono diradati completamente e cosi e nata la nuova idea, la fresatrice Ceriani David 400 CNC.
La prima operazione è stata quella di progettare i supporti per i motori, nello specifico ho preferito orientarmi verso i servomotori ad anello chiuso con Encoder a 1000 linee che garantiscono prestazioni superiori ai semplici motori passo-passo e la scelta è ricaduta sui Nema 34 da 12 Nm.
Terminata la parte meccanica si passa a quella elettrica in modo che tutto possa essere controllato poi dal programma di gestione CNC, in questo caso Mach3.
Terminato il montaggio si passa alla programmazione di Mach3 e la fresatrice e finalmente pronta per essere usata!
Altri video li trovate sul mio canale Youtube!