Pratica: Come eseguire un incastro a coda di rondine

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A cura di Davide Munaretto

L’innesto a coda di rondine sembra suscitare grande attrazione e fascino al punto da spingere sia professionisti che hobbisti a tentarne l’esecuzione con risultati quasi sempre del tutto discutibili e privi di ogni valenza tecnica.
In merito all’utilità o meno, di questa esecuzione ne ho parlato in modo esaustivo in più occasioni e in ultimo sul libro “Orologeria”, ma dal momento che tale tecnica può risultare utile in determinati casi dove gli spazi risultino limitati per realizzare un incastro a mensola sicuro, come ad esempio in alcune ruote con profilo ribassato e di dimensioni ridotte, vediamo come eseguirlo secondo i canoni dettati dai maestri orologiai dell’epoca (700/800) che poi tramandati hanno subito una metamorfosi disastrosa che ha portato alla realizzazione di lavori altamente scadenti ed inutili.

Come prima cosa si deve realizzare l’incastro nella ruota, e questo deve essere eseguito prestando attenzione a non indebolire i denti adiacenti, spesso si vedono scavi impropri che finiscono per erodere materiale sotto i denti adiacenti indebolendoli in modo pericoloso.
Un tempo si eseguiva con le lime a mano, oggi si possono utilizzare le micro frese al carburo di tungsteno con angoli a scelta da 45° o 60°

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eseguita la cava, in questo caso la base del trapezio è di 2 mm e lo spessore della ruota è di 1 mm, si deve realizzare l’innesto che deve comprendere la parte rettilinea da cui andremo poi a ricavare il profilo del dente e l’innesto a coda di rondine da accoppiare alla ruota.
Per realizzare una geometria cosi complessa e di queste dimensioni, oggi ci si può avvalere di una taglio laser, di un taglio con elettroerosione, oppure restando nel campo delle cose alla portata di tutti si potrebbe pensare di farlo a mano con un seghetto e con le lime, ma le dimensioni sono cosi piccole che ci troveremmo con i soliti accrocchi spacciati spesso per opere d’arte!

La soluzione a questo ci viene tramandata da lontano, e come prima cosa si deve disegnare un rettangolo corrispondente alla base maggiore del trapezio della cava che abbiamo eseguito sulla ruota.

Su questo andremo a disegnare una circonferenza che sottenda il rettangolo disegnato.
Il diametro che troveremo sarà il piano intermedio di un cono con angolo di 45 o 60 gradi corrispondente alla larghezza del dente misurato sulla circonferenza di piede, che andremo a realizzare facilmente con il tornio…(per chi lo sa usare)!

su questo andremo a realizzare due piani inclinati paralleli fra loro il cui lato sarà equivalente allo spessore della ruota.
Questa operazione è abbastanza semplice da eseguire anche a mano per mezzo di una lima…

a questo punto l’incastro è pronto per essere calettato con estrema precisione!

Fatto questo si salderà a Castolin l’innesto alla ruota e si staccherà la matrice dal riporto.
Staccata la matrice si procederà alla fresatura del profilo del dente che potrà essere eseguita con opportuna fresa a modulo o manualmente per mezzo di apposite lime.